I luoghi dei libri _ Dussmann, Berlino, Friederichstraβe

Nei viaggi che faccio, nonostante non siano così frequenti come vorrei, ho inserito una nuova abitudine, quella di cercare un luogo dove la mia passione per i lbri possa essere espressa.

Nella mia settimana a Berlino, nell’estate del 2015, “l’onore” è spettato alla libreria Dussmann, ospitata in un edificio di nuova costruzione in Friederichstraβe, una delle arterie principali della città.

 La costruzione risale al 1995-97 ad opera dell’architetto Miroslav Volf, e si integra perfettamente con l’architettura storica non intaccata dai bombardamenti. A Berlino è infatti argomento di massima importanza ricercare un dialogo tra il vecchio e il nuovo, considerato che la maggior parte degli edifici sono stati rasi al suolo o irrimediabilmente danneggiati durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Con il dilagare di edifici moderni, quelli classici rischiano di essere inglobati in un paesaggio urbano che non gli appartiene più, apparendo come temi isolati e senza contesto. Qui deve risiedere la bravura di un architetto che opera in questa meravigliosa città, il saper dare coerenza a un contesto così poco uniforme tramite l’uso sapiente di forme e materiali, creando una piacevole gradualità tra le sfrenate tecnologie moderne e la voce multiforme degli edifici antichi. In questo caso l’intento è raggiunto grazie all’utilizzo della pietra naturale e dell’elemento del portico.


Ma ciò che stupisce un appassionato di lettura, è l’immensa libreria custodita tra queste mura: un vero e proprio santuario dei libri, composto da quattro, dico quattro piani colmi di scaffali, tavoli, superfici piane ingombre di volumi. A giudicare dalle dimensioni penso che non esista un libro che non hanno in quel luogo, è fin troppo sterminato per pensare di visitarlo tutto. Io che amo spulciare le librerie scaffale per scaffale osservando copertine e titoli, mi sono sentita spaesata di fronte a tanto materiale, senza contare poi che i libri erano tutti in tedesco, quindi assolutamente off limits per me.
La caratteristica di questa libreria è senz’altro il rosso, a partire dall’insegna, un cubo sospeso nel portico d’entrata che richiama l’attenzione anche a metri di distanza. All’interno ogni scaffale è scandito da un’insegna a sfondo rosso, pavimenti rossi ai piani superiori, il tutto a coronare una struttura metallica a terrazze che si affacciano sull’ampio atrio di ingresso. Immaginate di alzare la testa e vedere balconate su balconate di librerie…


Si potrebbe pensare che il rosso sia un po’ troppo chiassoso per una libreria, i sostenitori del feng shui inorridirebbero, eppure devo dire che l’insieme è tutt’altro che sgradevole, comunica quella sensazione di dinamismo che permea più o meno tutta la città.

La sezione che ho visitato più approfonditamente è stata, ovviamente, quella dedicata ai libri in lingua inglese. E’ piuttosto ampia e ben fornita, si sviluppa su due piani collegati da una sala in legno, ed è interamente arredata e rifinita in stile very british, con tessuti a stampe scozzesi. Il piano superiore è disseminato di piccole postazioni da lettura, accanto alle finestre, che personalmente ho trovato adorabili. Cosa c’è di meglio che sedere dentro una libreria, circondati di libri, e potersi accomodare per sfogliarne uno in tranquillità?



E’ da citare inoltre la sezione musicale e cinematografica, che vanta un repertorio di CD, vinili e DVD degno dei migliori negozi specializzati nel settore.

La chicca finale? Il bar, posto nel piano interrato, a cui si accede tramite una scalinata posta in fondo al pianterreno, decorata con una bella parete a verde verticale, ovvero una cascata di piante perfettamente integrate nella parete. Un luogo caldo e riposante, dove recuperare le energie dopo un immersione nella cultura.




Insomma, se durante un soggiorno a Berlino vi capita di passare per Friederichstraβe fateci un salto, ne vale la pena. E voi avete qualche libreria da consigliare nella capitale tedesca? Vi è mai capitato di fare “shopping letterario” all’estero? 

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